“Ammetto che era da un po’ che stavo pensando di provare l’esperienza del coworking, e finalmente mi sono deciso! Complice anche tutto quello che è successo nell’ultimo anno.”
Luca Carollo (Luca O’Caroll), ricercatore e docente all’Università di Bergamo, ha iniziato a frequentare da qualche mese il nostro spazio coworking. Sociologo di formazione, ora lavora con gli economisti e il suo campo di studi si chiama Organizzazione Aziendale. Quando fa ricerca, Luca visita i posti di lavoro per chiedere alla persone cosa fanno, perché lo fanno, quali sono le piccole gioie, ma soprattutto gli aspetti più spinosi e intriganti della loro vita lavorativa. O meglio: questo era quello che faceva fino ad un anno fa.
“In passato cercavo di bilanciare i giorni di lavoro a casa con quelli in ufficio, recandomi almeno 1-2 volte alla settimana all’Università di Milano (dove ho lavorato fino al 2019), o all’Università di Bergamo (dove lavoro attualmente). Venendo a mancare queste occasioni d’incontro con i miei colleghi, la pandemia mi ha dato lo spunto per provare a conoscere persone e posti nuovi. E nuovi modi di lavorare.”
“Non credo però si tratti semplicemente di una reazione ad un contesto esterno negativo. In realtà il lavoro di ricerca, come qualsiasi lavoro creativo, vive di immaginazione, nuove idee, pensiero laterale, connessioni inaspettate e autentici momenti di sorpresa e incantamento. Tutto questo lo si può trovare a Cre-ta dove, tra un caffè e una pausa pranzo, o semplicemente lanciando una chiacchiera ai vicini di scrivania, si aprono porte su svariati mondi ed esperienze, che possono arricchire il lavoro di ognuno.”
“Per me frequentare Cre-ta è un ottimo modo per uscire dall’isolamento fisico e mentale di questi tempi, abbattendo barriere e lasciandosi influenzare dall’immaginazione altrui.”
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